Il curriculum vitae: come compilare un cv efficace
Per essere efficace il Curriculum Vitae dovrebbe proporsi in modo:
- Completo
- Sintetico
- Chiaro
- Originale
- Graficamente e visivamente «bello»
Cosa è meglio evitare:
- CV troppo lunghi (2-3 pagine per il profilo senior, 1-1,5 per i profili junior) o in formati prolissi
- CV con errori di ortografia, sintassi, errata trascrizione di termini stranieri
Com'è costituito il CV?
Quali sono le informazioni che non devono mai mancare:
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Anagrafiche (residenza/domicilio, contatti, profili social, ecc..).
Quanto a domicilio/residenza, è bene indicarli, in modo che il recruiter possa avere idea della distanza dalla sede lavorativa. Il suggerimento in più, è quello di indicare in modo evidente la disponibilità a trasferimenti in determinate regioni o province.
- Istruzione e Formazione (in ordine cronologico inverso, partendo dal titolo più recente e procedendo a ritroso)
- Esperienze Lavorative (anche in questo caso dal più recente in poi)
- Qualifiche ed informazioni aggiuntive (se pertinenti alla candidatura specifica)
- Competenze dirette e trasversali (conoscenze linguistiche, informatiche, soft skills)
- Flessibilità (disponibilità a turni e/o trasferte)
- Foto (Facoltativa)
Se l’annuncio richiede esplicitamente l’invio di un curriculum corredato da foto, è opportuno inserirla nel documento: evidentemente, nella selezione di quel particolare profilo, verrà fatta anche una valutazione estetica (hostess, promoter, professioni in ambito di alta moda..). Se l’annuncio, invece, non richiede l’invio di una foto, ma preferite aggiungerla al cv, chiedetevi prima se sia un valore aggiunto per la vostra autopresentazione. In caso affermativo dovrà trasmetterà un’idea di professionalità.
- Privacy (come da normativa vigente)
- Lettera di Referenze (Facoltativa)
- Lettera di Presentazione (Consigliata)
Dove e come indicare l'appartenenza alle categorie protette
Innanzi tutto, non è obbligatorio indicare alcuna dicitura, ma, se ci si sta candidando ad annunci riservati a persone appartenenti a categorie protette, è buona prassi indicarlo, in modo che il selezionatore non abbia dubbi sulla pertinenza della candidatura (non ci stancheremo di dire che la selezione è sempre svolta sulle competenze ma, se un annuncio è riservato alle persone con diritto alla L.68/99, questo diventa il primo parametro per poter accedere all’iter selettivo).
E’ consigliato indicare l’appartenenza alle Categorie Protette in testa al curriculum, dopo i dati personali, oppure in conclusione, nelle note; è bene specificare se si tratta di invalidità civile, oppure Art.18., perchè, anche in questo caso, le aziende possono avere la necessità di assumere candidati specifici.
Per quanto riguarda altre indicazioni, è possibile precisare la percentuale di invalidità e l’eventuale iscrizione al collocamento mirato, se in corso.
Questi sono i dati che le aziende possono richiedere, in piena tutela della vostra privacy (all’atto stesso dell’assunzione, sarà necessario presentare l’iscrizione al collocamento mirato, sulla quale è indicata la percentuale di invalidità).
Non è quindi obbligatorio descrivere sul curriculum patologie o indicazioni medico-sanitarie; a vostra discrezione potrete inserire indicazioni o dettagli. Jobmetoo ha previsto la possibilità, all’interno del vostro profilo, di compilare due schede di autovalutazione, “le mie compatibilità” e “io, categoria protetta”, all’interno delle quali potrete indicare eventuali necessità o indicazioni per il futuro datore di lavoro. E’ possibile, inoltre, anche in questo caso in modo del tutto facoltativo, allegare la relazione conclusiva rilasciata dall’INPS (ricordiamo che in questo caso i dati non sono accessibili a terzi e sono trattati in totale tutela della privacy).